Ok, la lavastoviglie ha finito il suo ciclo: ora possiamo andare a cena. Non è uno scherzo. Aperto il portello, vengono estratti piatti e posate coi quali apparecchiare la tavola e, dulcis in fundo, alcuni barattoli ermetici, in cui avremo cotto il nostro pasto a vapore. Proveniente da Oltreoceano, già da alcuni anni impazza la moda di cucinare con la lavastoviglie.
E ora, anche da noi, ci si scambia ricette al curry o alla cannella per succulenti pranzetti eco-sostenibili.
Sì, perché usare la lavastoviglie come strumento di cottura non è soltanto divertente e appetitoso, ma risponde ad una visione più ampia di risparmio energetico e di rispetto per l’ambiente in cui si vive.
Cottura a basse temperature – Il vantaggio principale di cuocere alcune pietanze nella lavastoviglie è dato dall’utilizzo gratuito del calore e del vapore che vi si sprigionano. In pratica, è come fare un viaggio senza pagare il biglietto dell’aereo.
La cottura in lavastoviglie, però, non riguarda tutti i cibi. Alcuni, quelli che richiedono tempi lunghi e temperature elevate, come riso o legumi, è meglio portarli a cottura con metodi più tradizionali. Altri, come carote e zucchine, possono essere precotti in lavastoviglie, per poi terminare la cottura facendoli saltare in padella per qualche istante.
Quelli che meglio si adattano a questo rivoluzionario metodo, sono quelli che necessitano di cottura a basse o medie temperature, perché i diversi lavaggi della lavastoviglie vanno dai 50°-55° di quello eco, ai 60°-65° di quello normale fino a un massimo di 70°-75° di quello intensivo.
La cottura nella lavastoviglie, inoltre, è anche una delle più sane, perché avviene in modo naturale, lentamente, col metodo tipico della bollitura, della cottura a vapore o del bagnomaria, senza bisogno di aggiungere grassi che friggono e si impregnano nelle pietanze che poi andremo a mangiare ed è perfetta per molte carni, pesci, uova, frutta e verdure.
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Occorrono solo alcuni accorgimenti per ottenere i risultati migliori. Le patate, ad esempio, andranno tagliate a fettine sottili, prima di essere collocate nei barattoli ermetici assieme alle spezie che si preferisce. In questo modo, riusciranno a cuocersi anche a temperature non eccessivamente alte.
Tutto sigillato in sacchetti o in barattoli ermetici – Per le uova, poi, esistono varianti secondo il proprio gradimento. Poste nei barattoli ermetici, in compagnia di asparagi e salsa di vino bianco, ad un ciclo normale si avranno delle squisite uova bazzotte. Se invece si preferiscono uova alla coque, basta cuocerle al ciclo eco. Se poi si vogliono uova sode, da accompagnarsi ai tipici salumi, o da aggiungersi a insalate di riso, è sufficiente cuocerle al ciclo intensivo della lavastoviglie, quando si ha da affrontare lo sporco ostinato del pentolame delle grandi occasioni.
Gli ortaggi, tagliuzzati minutamente nei barattoli ermetici, conserveranno vitamine e minerali, senza la dispersione che si ha con altri tipi di cottura: cavolfiori e spinaci, ad esempio, apporteranno integralmente tutto il loro potenziale di ferro.
La frutta, messa a pezzi nei barattoli ermetici, dà risultati sorprendenti, specie se accompagnata da zucchero di canna e succo di limone.
E che dire del pollo alla birra? Provare per credere.
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