Vi avevo già anticipato con largo anticipo di questa importante novità: dal 1 gennaio 2018 i sacchetti per la frutta e verdura sono a pagamento ed a carico dei consumatori. In questi giorni non si parla d’altro in rete e se ne è parlato addirittura nei telegiornali. Ma quando costano effettivamente? Quanto incide il costo del sacchetto nella nostra spesa? E come si stanno comportando i supermercati? Facciamo subito un pò di chiarezza.
Perché da oggi i sacchetti della frutta sono a pagamento
Prima di capire quanto incide questo costo sulla nostra spesa e come stanno gestendo questa norma le varie insegne di supermercati, è bene capire PERCHÈ dal 1 gennaio è attiva questa nuova regola.
Dal 1° gennaio 2018 è entrato in vigore l’obbligo di utilizzare sacchetti biodegradabili e compostabili per ortofrutta, carne, pesce e in generale per tutti gli alimenti freschi sfusi.
L’obbligo deriva all’articolo 9-bis del cosiddetto ‘Decreto Mezzogiorno’ (Dl 20 giugno 2017, n. 91), convertito in legge nel mese di agosto. Un provvedimento positivo dal punto di vista della difesa dell’ambiente che consentirà di togliere dal mercato 9-10 miliardi di imballaggi all’anno (stime Assobioplastiche).
La norma precisa inoltre che il costo dei sacchetti non può essere assorbito dalle aziende in quanto ne è vietata la cessione a titolo gratuito.
Sacchetti per la spesa a pagamento: facciamo due conti
Prima di scoprire come si stanno comportando i vari supermercati per adeguarsi a questa norma, voglio fare 2 rapidi conti con voi.
Di media, le varie aziende, stanno applicando un costo per sacchetto che si aggira fra gli 0,02 e gli 0,03 centesimi a sacchetto.
Supponendo di fare la spesa 2 volte alla settimana e per ogni spesa supponiamo di includere l’acquisto di 4 prodotti dei reparti indicati dalla normativa, otteniamo una spesa settimanale – che riguarda esclusivamente il costo dei sacchetti applicando il prezzo medio di 0,02 cent – di 0,16 centesimi (0,02×4= 0,08 cent – 0,08×2= 0,16 cent a settimana – 0,16×4= 0,64€ al mese – 0,64×12= 7,68€ annui). L’incidenza annuale sulla nostra spesa sarà quindi di meno di 8,00€ l’anno.
Si tratta quindi di un aumento della nostra spesa annuale, ma la cifra non è niente in confronto ai recenti aumenti di prezzo di luce e gas (per i quali nessuna rivolta è stata “attuata” dai consumatori).
Per ridurre questo costo possiamo anche scegliere, dove possibile, di concentrare l’acquisto di questi prodotti ad un solo acquisto settimanale (per esempio acquistando 8 arance alla settimana invece di 4 arance 2 volte alla settimana) dimezzando così i costi dei sacchetti.
Come si stanno comportando i supermercati nell’applicazione di questa norma?
Ora che abbiamo stimato quale sia la spesa annuale che dovremo affrontare per via dell’obbligo di dover pagare i sacchetti della frutta e verdura, ecco come si stanno comportando al momento i vari supermercati.
Unicoop Tirreno prezzi sacchetti
Con una nota che puoi leggere qui, Unicoop Tirreno informa i propri clienti che applicherà un costo inferiore a quello sostenuto dall’azienda per l’acquisto dei sacchetti (costo fra gli 0,01 e 0,02 cent) ma precisa anche che:
- obbligatorio utilizzare un sacchetto per ogni genere alimentare, non potendo mischiare prodotti che vanno pesati e che hanno prezzi differenti;
- per motivi igienici di sicurezza non sarà possibile usare per il confezionamento di frutta e verdura sfusa imballi di proprietà del cliente
- il costo dei sacchetti viene imputato direttamente nella spesa con voce distinta nello scontrino (o fattura)
- Nei reparti carni e pesce: il costo del nuovo sacchetto viene automaticamente aggiunto nello scontrino
- Nel reparto Ortofrutta: le buste vengono distribuite con le stesse modalità (piantane) e con la solita differenziazione laddove previsto tra sacchetto ortofrutta tradizionale e sacchetto ortofrutta Bio Sfusa. In cassa il costo del sacchetto è automaticamente contabilizzato nello scontrino, tuttavia, se il cliente si presenta con etichetta applicata direttamente sul prodotto e senza uso di busta (es. melone, ananas. banane) il personale di cassa deve “stornare” il prezzo del sacchetto
- In cassa l’attuale sacchetto Cortesia viene sostituito da un sacchetto compostabile addebitato sullo scontrino
- In cassa Self Salvatempo alla chiusura del conto viene chiesta conferma del numero dei sacchetti utilizzati che il socio potrà accettare o modificare per lo storno
Altri supermercati: prezzi dei sacchetti
Stando ad una tabella riportata da Il fatto alimentare, i prezzi dei sacchetti non superano mai i 0,03 cent. Nello specifico:
- Prezzi sacchetti Auchan: 0,02 €
- Prezzi sacchetti Conad: 0,02 €
- Prezzi sacchetti Conad City: 0,01 €
- Prezzi sacchetti Coop Italia: 0,02€
- Prezzi sacchetti Coop Lombardia: 0,02 €
- Prezzi sacchetti Coop Toscana: 0,01 €
- Prezzi sacchetti Esselunga: 0,01 €
- Prezzi sacchetti Eurospar: 0,02 €
- Prezzi sacchetti Eurospin: 0,02 centesimi i sacchetti frutta e verdura e 0,03 per i freschi nel reparto macelleria e salumi (segnalazione di Moira che ringrazio)
- Prezzi sacchetti Gruppo Gros: 0,02 €
- Prezzi sacchetti Iper: 0,02 €
- Prezzi sacchetti Lidl: 0,02€ e 0,03 €
- Prezzi sacchetti NaturaSì: 0,03 €
- Prezzi sacchetti Pam: 0,03 €
- Prezzi sacchetti Simply: 0,02 €
- Prezzi sacchetti Tigre: 0,03 € (segnalazione di Daniela che ringrazio)
- Prezzi sacchetti Unes: 0,01 €
I supermercati più “virtuosi” quindi, che hanno applicato il prezzo minimo dei sacchetti per la frutta e verdura facendoli pagare solo 0,01 cent sono Unes, Esselunga, Conad City e Coop Toscana.
Questa lista è in aggiornamento: se vuoi lasciare la tua testimonianza, aggiornaci indicando come il tuo supermercato (insegna e città) sta applicando questi costi. Aggiornerò l’articolo in tempo quasi reale!
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