Poter avere un piccolo spazio verde davanti a casa è sicuramente una grandissima fortuna: le cene estive all’aperto in famiglia, le allegre grigliate con gli amici ed i momenti di relax avranno sicuramente un profumo diverso se abbiamo a disposizione uno splendido prato.
Spesso però i benefici vengono annullati dal notevole impegno che questo richiede: l’acquisto di piante e la loro collocazione, l’irrigazione e la potatura, insieme al taglio dell’erba, sono operazioni che richiedono tempo, attrezzature e competenze che non sempre riusciamo ad avere. Per fortuna oggi possiamo contare sul Bonus Verde: una detrazione fiscale che ci permette di affidare la manutenzione ad esperti giardinieri senza gravare troppo sul bilancio familiare.
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Vediamo insieme di cosa si tratta e come fare per ottenerlo.
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Bonus Verde: a chi spetta la detrazione
Prima di accantonare l’idea di avere nello spazio outdoor una autentica oasi di relax è importante valutare bene se si possiedono i requisiti per ottenere la detrazione fiscale prevista per la sistemazione a verde di aree scoperte private (il Bonus Verde, appunto).
L’agevolazione spetta a tutti coloro che intendono dare al loro spazio esterno un nuovo look, con piante, manto erboso, aiuole e recinzioni, oltre che progettare nuovi impianti di irrigazione o pozzi. La detrazione spetta indistintamente sia su aree private di appartamenti singoli che su giardini condominiali, e può essere richiesta anche se si intende procedere alla realizzazione di giardini pensili.
Un’ultima precisazione che vogliamo fare è che non è solo il proprietario a poter beneficiare del Bonus Verde, ma chiunque detenga l’appartamento a qualsiasi titolo (l’affittuario o il comodatario, ad esempio, purché siano loro i soggetti che sostengono la spesa).
Bonus Verde: a quanto ammonta?
Qual è il risparmio offerto dal Bonus Verde? Gli incentivi statali coprono il 36% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 5.000€. Questo significa che, spendendo in totale la cifra massima, potremmo riavere indietro 1.800€ che ci verranno restituiti in dieci rate annuali di importo costante.
Per quanto riguarda i condomini invece il tetto massimo deve intendersi per ogni singola unità immobiliare. Ovviamente ogni condomino potrà avvalersi dello sconto per la parte a lui spettante, che verrà calcolata dall’amministratore sulla base delle quote millesimali, fino ad un massimo di 5.000€ per ogni appartamento. Può quindi accadere anche che un condomino si trovi nella condizione di poter fruire di un doppio bonus verde: uno per la sua quota sul giardino condominiale ed uno per lavori realizzati sul verde di sua esclusiva proprietà .
Come fare per usufruire del Bonus Verde
Se si effettuano lavori sul giardino di proprietà esclusiva è importante conservare con cura la fattura (o le fatture) rilasciate dalle varie ditte che hanno eseguito i lavori e pagare le stesse con metodi di pagamento tracciabili (bonifici bancari o postali, assegni, carte di credito e bancomat).
Tutta la documentazione deve essere poi esibita al proprio commercialista o al Caaf che si occupa della dichiarazione dei redditi. Il Bonus Verde infatti può essere richiesto solo in sede di compilazione reddituale (Modello 730 o Unico). I documenti devono poi essere conservati dal contribuente per dieci anni (il periodo per il quale usufruisce della detrazione) ed esibiti su richiesta all’Agenzia delle Entrate.
Coloro che invece sostengono lavori straordinari sul giardino condominiale dovranno semplicemente provvedere a saldare la loro quota prima della dichiarazione dei redditi all’amministratore. Sarà quest’ultimo ad avere l’onere di effettuare i pagamenti come richiesto dalla normativa e rilasciare ad ogni condomino la documentazione necessaria per ottenere il rimborso sulla propria dichiarazione dei redditi.
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Soggetti incapienti: per loro nessun rimborso per Bonus Verde
Vengono definiti soggetti incapienti tutti coloro che non hanno redditi o che hanno un reddito complessivo inferiore a 8.000€. A questi contribuenti non viene applicata nessuna ritenuta fiscale, in quanto le detrazioni spettanti annullano l’imposta.
In questo caso, poiché il Bonus Verde consiste in un rimborso delle imposte pagate, la dichiarazione dei redditi, anche se presentata con i documenti necessari al riconoscimento del diritto, non darà luogo a nessun rimborso.
Per capire meglio facciamo un esempio. Un lavoratore dipendente o pensionato che ha sostenuto 5.000€ di spesa per la manutenzione straordinaria del suo giardino e che ha subito nel corso dell’anno 1.000€ di ritenute potrà vedersi riconosciuto un rimborso di 1800€ suddiviso in dieci rate da 180€ l’una. Un pensionato che ha sostenuto la stessa spesa ma che ha ritenute sulla pensione per 100€ potrà riavere indietro solo quest’importo, mentre se non ha nessun tipo di ritenuta non otterrà alcun rimborso.
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