Ultimamente si sente spesso parlare di “fine del mercato tutelato“: ma cosa significa esattamente? Cosa cambierà per i clienti di luce e gas? Quanto influirà sulle bollette? E quando finisce il mercato tutelato? Cerchiamo di fare chiarezza fra i tanti dubbi dei consumatori.
Luglio 2019: mercato libero per bollette più leggere
Programmata inizialmente per il 30 giugno 2017, la fine del mercato tutelato dell’energia elettrica e del gas è slittata di 2 anni. La data designata è il 1° luglio 2019. A decorrere da quel momento sia gli utenti domestici che non domestici potranno scegliere il fornitore tra gli operatori operanti in regime di mercato libero.
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Ma quali sono le differenze rispetto a quanto sta avvenendo ora? Ed è possibile anticipare il passaggio? Innanzitutto, occorre considerare come, nel mercato a maggior tutela le condizioni economiche applicate siano regolate, e tutelate, dall’Autorità per l’Energia. È quest’ultima a fissare il prezzo in base alle quotazioni esistenti in un determinato momento sul mercato internazionale degli idrocarburi.
Maggior tutela significa, da un lato, elevata trasparenza delle tariffe; dall’altro, però, gli utenti non possono disporre di tariffe variabili adattabili ad esigenze specifiche. L’unica distinzione esistente in tale ambito è quella tra clienti domestici e non domestici. Al contrario, il mercato libero, introdotto nel luglio del 2007, permette ai consumatori di scegliere l’offerta migliore, consentendo agli stessi utenti di passare da un operatore all’altro. È stata proprio la liberalizzazione del mercato a porre la parola fine al Monopolio dello Stato.
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Maggior tutela e mercato libero: pregi e difetti
Tra i principali elementi di distinzione tra mercato tutelato e libero spicca il prezzo. Nel primo caso, infatti, quest’ultimo tende a variare con cadenza trimestrale, proprio in quanto deciso dall’Autorità .
Nonostante il mercato “tutelato”, negli anni quest’ultimo è stato oggetto di una serie di rincari. Eurostat, a tal proposito, ha indicato in più occasioni come il listino dei prezzi applicato nel nostro Paese sia tra i più cari d’Europa. Uno svantaggio per le famiglie, costrette ad affrontare aumenti annuali nelle bollette, e per le imprese, costrette a costi più elevati nei confronti della concorrenza estera.
Nel caso del mercato libero, invece, i prezzi cambiano in base ai fornitori. Alcuni, come alternativa al prezzo variabile hanno scelto di proporre agli utenti contratti a prezzo fisso, ponendosi al riparo dalle variazioni del prezzo di mercato. Il prezzo variabile ha comunque i suoi vantaggi, in quanto permette di godere di eventuali abbassamenti di prezzo derivanti dall’incontro tra domanda e offerta.
Se il mercato libero è già una realtà , quanto avverrà a partire dalla seconda metà del 2019 è destinato a rappresentare una vera e propria rivoluzione, ergendo proprio il mercato libero ad unico protagonista.
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In base a quanto prospettato, l’abolizione della maggior tutela porterà le tariffe a diminuire, replicando quanto avvenuto in altri Paesi che hanno già operato tale scelta. Tecnici del settore hanno effettuato alcune stime sul risparmio annuale ottenibile dalle famiglie italiane sulle bollette; si parla di un risparmio di circa 12 euro a famiglia.
Ulteriori informazioni sul mercato libero
Considerato il gran numero di nuovi operatori che andranno ad aggiungersi da qui al luglio 2019, prima di sottoscrivere un nuovo contratto sarà fondamentale verificare le tariffe proposte con grande attenzione.
Per aiutare i consumatori ad effettuare una scelta il più possibile consapevole, l’AEGG ha deciso di promuovere sul proprio sito il servizio “Trova Offerte Autorità energia elettrica e gas e sistema idrico”. Ricorrere a tale strumento è molto semplice, in quanto è necessario solamente inserire il CAP del comune di residenza ed indicare il consumo annuale di gas ed energia elettrica. Forniti tali dati sarà il sistema a proporre un elenco delle offerte ritenute più convenienti.
Nulla è stato ancora deciso in merito ai clienti attualmente in possesso di un contratto in mercato tutelato che non provvederanno autonomamente a cambiare il fornitore. Si tratta di un punto ancora da chiarire e che, finora, ha visto la formulazione di alcune proposte ma non una soluzione definitiva.
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Un aspetto apprezzabile è rappresentato dal fatto che il passaggio da un operatore all’altro non comporterà alcun costo per gli utenti. Inoltre, sarà direttamente il nuovo fornitore ad occuparsi di ogni aspetto, comprese le comunicazioni obbligatorie nei confronti del vecchio fornitore per la conclusione del precedente contratto (alla quale farà seguito la fatturazione della bolletta di chiusura).
Gli utenti, infine, nel periodo interessato dal passaggio tra fornitori, non correranno il rischio di vedersi interrompere le utenze.
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