C’è un punto su cui molti di noi sono ancora perplessi e spesso parlandone con altre persone vengono fuori tanti dubbi. Si possono usare i medicinali scaduti? Provocano intossicazione oppure, semplicemente, sono meno efficaci o privi di effetto? Ecco qualche risposta!
Medicinali scaduti: si possono usare lo stesso?
Capita a moltissimi di noi di ritrovare nell’armadietto dei medicinali o in qualche tasca della borsa una confezione di antidolorifico che è scaduta da mesi o, in alcuni casi, anni. La domanda che sorge spontanea è: i farmaci scaduti si possono utilizzare lo stesso o devono essere smaltiti negli appositi contenitori posizionati fuori dalle farmacie?
Uno studio americano ha dimostrato come gran parte dei farmaci scaduti, ma ben conservati, possa essere assunta anche a mesi di distanza dalla scadenza, senza particolari danni per la salute e senza comprometterne significativamente l’efficacia.
L’analisi è stata effettuata sulle scorte di medicinali inutilizzate dall’esercito americano ed è emerso che l’88% delle rimanenze era ancora in ottime condizioni anche dopo più di 60 mesi dalla scadenza.
Scadenza e conservazione: ecco cosa sapere
Occorre prestare molta attenzione ad un punto particolare su cui si basa la ricerca americana, ossia che i farmaci analizzati erano stati perfettamente conservati. È qui che, come si suo dire, “casca l’asino”. Nella quotidianità come facciamo ad essere sicuri che il medicinale è stato correttamente conservato?
La domanda non ha una risposta semplice: dipende da moltissimi fattori. Partiamo dal presupposto che non abbiamo gli strumenti necessari per valutare se le molecole e i principi attivi siano ancora stabili e quindi non dannosi.
Ma possiamo, tuttavia, basarci su alcuni criteri: se noti alterazione della forma, dell’odore o del colore, è un segno che qualcosa non va. Ricordati che le confezioni vanno tenute al riparo da fonti di calore, in un luogo fresco e asciutto (ad esempio, il salotto, la camera da letto o il ripostiglio).
Confezioni aperte: la scadenza resta invariata?
La data di scadenza dei medicinali, normalmente fa riferimento alla confezione integra. Ma di cosa dobbiamo tenere conto, invece, se ci troviamo di fronte ad una scatola già aperta?
Così come succede per gli alimenti, l’apertura anticipa la data di scadenza, soprattutto nel caso di soluzioni, sciroppi, preparazioni farmaceutiche o colliri. È sempre meglio leggere le note poste sul foglietto informativo o sulla confezione.
Le pastiglie e le compresse, invece, sono più stabili, ma occorre comunque prestare attenzione. Se si sbriciolano o emanano un cattivo odore, se hanno un colore insolito oppure non ti convincono, meglio buttarle via. Non rischiare!
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