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Dimmicosacerchi > Come risparmiare ogni giorno > Pellet: come riconoscerne la qualità

Pellet: come riconoscerne la qualità

Aggiornato il: 10/05/2025
di Simona Bondi
Scritto il 21 Settembre 2017

Le stufe a pellet sono una buona fonte di risparmio per scaldare una casa in modo più economico rispetto all’utilizzo dei termosifoni. Ma per un vero risparmio è importante saper scegliere, e riconoscere, solo pellet di buona qualità. Come scegliere il meglio, quindi?

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Come riconoscere un pellet di buona qualità

Le stufe a pellet consentono ancora un buon risparmio rispetto ai sistemi tradizionali di riscaldamento: il loro funzionamento è simile a quello delle stufe a legna, ma con il vantaggio che inquinano molto di meno.

Prima di parlare della qualità di un buon pellet, è bene sapere come questo prodotto viene realizzato: il pellet è composto da un processo che comprime la segatura del legno (riducendo anche gli scarti di lavorazione di questo prodotto) e la sua qualità dipende proprio dal tipo di legno utilizzato.

Un sacco di pellet generalmente è composto da 15 kg di prodotto, ed il suo prezzo varia, a seconda della qualità del legno, dai 3 ai 5€ (ed anche più per pellet di ottima qualità).

Come molti altri prodotti, anche il pellet viene diviso in 3 categorie:

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Il pellet viene distinto in tre categorie:

  • Classe A1: corrisponde alla qualità più elevata, caratterizzata da un contenuto di ceneri massimo pari allo 0,7%,
  • Classe A2: caratterizzata da un contenuto di ceneri pari all’1,5%,
  • Classe B: per utilizzo non domestico, caratterizzata da un contenuto di ceneri massimo del 3,5%.

Per constatare con mano se il materiale è buono, prendi in mano il sacchetto e controlla quante “briciole” ci sono sul fondo. Un buon pellet deve rimanere compatto e integro. Controllare il numero di residui sul fondo è un ottimo modo per stabilirne la qualità.

Come riconoscere un pellet di buona qualità

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In fase di acquisto, accertati che il pellet, spesso acquistato in palette (per risparmiare sulle quantità) non sia stato “schiacciato” e quindi reso polveroso nei magazzini. Questo potrebbe compromettere la buona resa anche di un pellet di buona qualità!

Potere calorifero dei pellet e sicurezza: cosa c’è da sapere

Sull’etichetta dei pellet è possibile reperire un’altra, importantissima informazione: quella relativa al potere calorifero, che di media si aggira sui 4,7-4,8 kWh/kg, diffidate da cifre più alte perchè potrebbero non essere attendibili.

E ora passiamo ad un punto molto, molto importante: quello relativo alla sicurezza delle stufe a pellet. Oltre a utilizzare materiale per la combustione di buona qualità, è importante accertarsi che l’impianto venga installato da un professionista abilitato.

È necessario, inoltre, controllare sempre lo stato della canna fumaria e cercare di mantenerla il più possibile pulita. Mi raccomando non sottovalutate questi aspetti: la vostra sicurezza e quella dei vostri cari ne potrebbe risentire!

Leggi anche: Quanto si risparmia con il pellet?

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diSimona Bondi
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Sono Simona Bondi, la mente dietro DimmiCosaCerchi.it, un progetto nato nel lontano 2008. La mia passione è il risparmio, e attraverso il mio sito, condivido preziosi suggerimenti per aiutarti a risparmiare su ogni aspetto della tua vita, dalla spesa domestica al controllo del tuo budget. Nel mio blog, troverai informazioni su buoni sconto, campioni omaggio, concorsi e cashback. In passato, ho avuto l'onore di partecipare a programmi televisivi come "Mi manda Rai Tre," e storie di risparmio dei miei lettori sono state raccontate anche su altre emittenti televisive. Scopri di più nella pagina "Chi siamo" del sito.

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