Partecipando ai concorsi a premio, alle operazioni promozionali di vario tipo oppure quando si compra un apparecchio, bisogna conservare sempre lo scontrino in originale ai fini di eventuali controlli successivi oppure per la garanzia. Ma una volta che non servono più, come vanno smaltiti? O, al contrario, come conservarli correttamente in modo da non farli scolorire? Vediamolo subito.
Scontrini: conservali e smaltiscili così
Tutti gli scontrini e le ricevute di acquisto o pagamento devono essere conservate per un tempo variabile dai 2 ai 5 anni. Quelli che devi conservare e catalogare con cura sono:
- Pagamento delle multe
- Pagamento di utenze e mutuo/affitto
- Rette scolastiche
- Scontrini di elettrodomestici o mobili
- Scontrini di partecipazione a concorsi e operazioni a premio
- Scontrini di tutto ciò che è soggetto a garanzia o reso
- Prove di pagamento per cashback
- Scontrini per la dichiarazione dei redditi e spese che puoi detrarre dalle tasse
- Eventuali ricevute di rimborsi e bonifici
È necessario, quindi, ordinarli, dividendoli per tipologia e creando un archivio ben organizzato, da tenere al riparo dalla luce del sole per evitare che l’inchiostro sbiadisca nel tempo. Ti consiglio di utilizzare dei raccoglitori con buste trasparenti, in modo che non si stropiccino e non si strappino.
Ma quando è ora di buttarli, dove vanno gettati per smaltirli correttamente?
È importante sapere che gli scontrini e le ricevute di pagamento sono solitamente ricoperti da una sostanza colorante, che rende l’inchiostro sensibile alle fonti di calore, ma più duraturo nel tempo.
Gettarli nel cestino della carta e cartone, non è corretto, in quanto l’inchiostro ha una composizione diversa da quella della normale carta stampata. Quindi, la giusta procedura di smaltimento consiste nel gettarli nel bidone del secco indifferenziato.
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