Saper leggere con attenzione le etichette presenti sugli alimenti che acquistiamo al supermercato è molto importante: viviamo in una società dove il marketing è veramente estremo, la concorrenza spietata e, sempre più aziende, pur di vendere un prodotto cercano di arginare le leggi italiane lasciando intendere dei messaggi fuorvianti ai consumatori.
Come difendersi quando fai la spesa?
Se ieri sera avete seguito la prima puntata delle Iene, sicuramente sarete rimasti colpiti dal servizio sul concentrato di pomodoro (ne abbiamo parlato qui): aziende italiane, anche molto conosciute, che acquistano concentrato di pomodoro (anche scaduto!) per poi rivendere il prodotto finito come “made in Italy”.
Il prodotto subisce diversi trattamenti e la legge consente che, se la lavorazione “sostanziale” viene fatta in italia, il prodotto possa essere commercializzato come un “Made in Italy”. Nello stesso servizio, viene fatto l’esempio di una camicia prodotta in India nella quale sono stati attaccati dei bottoni in italia. Bene, questo prodotto potrà essere venduto come italiano.
Ed il guaio è che purtroppo le nostre leggi lo consentono. Però noi consumatori possiamo difenderci imparando a leggere con attenzione le etichette degli alimenti. Un generico “pomodoro italiano”, come ci insegna il servizio delle Iene, non è la stessa cosa di un “pomodoro 100% italiano”, oppure “pomodoro solo da coltivazioni italiane”.
Saper cogliere queste differenze ci permette di fare delle scelte più consapevoli acquistando solo il meglio per noi e per le nostre famiglie.
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