Come funziona la dieta a zona

La dieta a zona è una delle più apprezzate a livello mondiale in quanto permette, in generale un dimagrimento graduale  senza escludere totalmente alcuni alimenti. Al contrario della chetogenica, si possono inserire nel menu anche grassi e carboidrati nelle dovute proporzioni. Ma come funziona? Aiuta davvero a perdere peso? Scopriamolo insieme.

Perdere peso con la dieta a zona: premessa?

Prima di comprendere al meglio come funziona la dieta a zona è importante premettere che questo tipo di regime alimentare mira a inserire nell’alimentazione alimenti di qualità, selezionati per stimolare la produzione di alcuni ormoni buoni che favoriscono il benessere generale dell’organismo.

Ha inoltre un tenore di carboidrati piuttosto basso e richiede uno stile di vita sano e attivo per funzionare al meglio, in questo modo si potrà facilmente perdere peso in maniera sana, senza troppe rinunce e senza pericoli per la salute.

Come funziona la dieta a zona nella pratica:

Come anticipato in precedenza, la dieta a zona non permette solamente di dimagrire gradualmente, ma anche di migliorare la produzione di determinati ormoni benefici per il corpo. Per questo molte donne la scelgono.

Il range di calorie giornaliero per una persona di sesso femminile non dovrebbe superare le 1100-1200 kcal mentre gli uomini dovrebbero tenersi entro un massimo di 1400.

Uno dei principi base di questa dieta è il consumare, anche se non si ha apparentemente fame, almeno tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) e due spuntini. Il primo, inoltre deve essere tassativamente svolto entro un’ora dal risveglio.

Secondo l’ideatore, il dottor Barry Sears, ognuno dei tre pasti deve avere una giusta proporzione di nutrienti: 40 per cento di carboidrati, 30 per cento di proteine, 30 per cento di grassi buoni.

Menu tipo e alimenti da evitare:

Uno dei punti cardine su cui si basa la dieta a zona è la prima colazione, il pasto più importante della giornata. Deve essere composta da alimenti ricchi di vitamine, sali minerali, antiossidanti e nutrienti che permettano di iniziare la giornata nel migliore dei modi. Preferibile quindi consumare frullati di frutta con latte scremato, ma non zuccherati, o una bella macedonia fresca.

Il pranzo e la cena dovrebbero essere a base di carni magre alla griglia, pesce, cereali e verdura.

Per gli spuntini sono preferibili frutta fresca, secca, un bicchiere di latte scremato o gli appositi snack in vendita in molti negozi dedicati all’alimentazione salutare.

Da evitare assolutamente lo zucchero, carboidrati complessi come quelli di pane e pasta, patate, caffeina, alcool, bibite gassate e frutta troppo zuccherina come le banane.

È importante inoltre bere moltissima acqua, circa un bicchiere ogni 15-20 minuti.

Controindicazioni e altre informazioni utili sulla dieta a zona

Sebbene basata su fondamenti scientifici un po’ più validi rispetto alla dieta del gruppo sanguigno, la dieta a zona andrebbe comunque sempre prescritta da uno specialista, per valutare se il regime alimentare è idoneo alle singole esigenze.

Sebbene meno restrittivo rispetto alle diete solo proteiche, anche questo tipo di alimentazione introduce molte proteine nel nostro organismo, quindi bisogna accertarsi che non si corra il rischio di mettere a dura prova fegato e reni.

Essendo inoltre molto povera di zuccheri non è consigliata nell’adolescenza nè tanto meno nell’infanzia, in caso di dubbi, consulta sempre il tuo medico curante.

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